Test dell’acqua di casa, quando è necessario?

Ad ognuno di noi sarà capitato almeno una volta nella vita di farsi qualche domanda sulla qualità dell’acqua che arriva nelle nostre case, magari dopo aver bevuto quella della casa di un amico o un familiare, dopo aver notato un retrogusto strano percependo una nota più marcata di cloro rispetto al solito o forse dopo aver notato dei sedimenti di calcare nel lavandino della cucina o sulle pentole che usiamo per cucinare, sono molteplici i motivi che potrebbero farci dubitare della bontà della nostra acqua di casa.

Al giorno d’oggi la prima cosa che solitamente si fa quando si ha un dubbio è fare qualche ricerca su internet in modo da avere un riscontro immediato che avvalori o smentisca la vostra tesi, qualcosa che ci aiuti a capire se effettivamente ci sia un problema o meno, in questo caso, in merito alla nostra acqua domestica.

Forse è proprio il vostro caso, avete qualche perplessità sull’acqua dei vostri rubinetti e vi siete imbattuti proprio in questo nostro articolo.

Vediamo insieme quindi quando c’è bisogno realmente di effettuare un test dell’acqua e i principali metodi per poterla testare.

Cominciamo dicendo che l’acqua che arriva nelle nostre case è sicura ed è sottoposta a rigidi controlli da parte del gestore del servizio idrico e dalle ASL di competenza, questi test devono rispettare diversi criteri imposti dalla legge.

Nello specifico nel nostro Paese abbiamo il Decreto Legislativo 31/2001 (e seguenti modifiche) che indica quali sono le proprietà fisiche, chimiche e microbiologiche di riferimento per l’acqua potabile e soprattutto anche i metodi da utilizzare per testarla.

Nonostante tutti i controlli però, alcune volte possono capitare episodi di contaminazione, non è raro che i sindaci vietino di utilizzare l’acqua che arriva nelle case per cucinare, bere o addirittura anche lavarsi per via di infiltrazioni di sostanze dannose per la nostre salute, sfortunatamente è un problema diffuso in tutta la nostra penisola. Questo tipo di avvisi possono arrivare tempestivamente alla cittadinanza proprio grazie a tutte le analisi che vengono ripetutamente fatte dagli enti competenti prima citati.

Il problema però è che non sempre le contaminazioni avvengono negli acquedotti, alcuni problemi potrebbero sorgere anche durante il tragitto che l’acqua compie per arrivare nelle nostre case.

Tubature non a norma o logore potrebbero portare alla contaminazione dell’acqua durante il viaggio all’interno della rete idrica.

Molte persone infatti sottovalutano la corretta gestione dell’impianto idrico non prestando la dovuta attenzione alla corretta manutenzione.

Un periodico controllo della propria acqua domestica è quindi sempre consigliato onde evitare criticità che potrebbero compromettere la propria salute o anche solo per conoscerne le proprietà, come ben sappiamo infatti non tutte le acque sono uguali specie per quanto riguarda la concentrazione di alcune sostanze, come il calcare, che potrebbero alla lunga rovinare il nostro impianto idrico o anche alcuni elettrodomestici che necessitano di acqua per poter funzionare come il ferro da stiro o la macchinetta del caffè.

Vediamo adesso quali sono i metodi che solitamente si utilizzano per testare l’acqua.

Il più semplice e rapido è sicuramente quello di affidarsi ad uno dei test che è possibile comprare online o nelle farmacie.

Solitamente si tratta di cartine reattive che a contatto con l’acqua si colorano, vengono fornite con una cartina di riferimento che riporta i valori di ogni singolo parametro in base alle sfumature.

A seconda del rivenditore però qualche dubbio sulla veridicità dei risultati di questi test potrebbe restare e, in caso di valori anomali, dovreste aver bisogno di effettuare comunque un test più professionale.

Come primo passo consigliamo quindi di rivolgervi a dei professionisti che sapranno darvi dei risultati chiari e inconfutabili sulla qualità dell’acqua di casa vostra.